Fisioterapia

La fisioterapia è quella branca della medicina che si occupa di cura, prevenzione e riabilitazione in ambito muscolo-scheletrico, neurologico e viscerale. Attraverso una valutazione funzionale, il fisioterapista identifica eventuali disfunzioni presenti ed aiuta a superarle o a prevenirle attraverso una serie di metodiche manuali o strumentali acquisite nel personale percorso di studi. Il fisioterapista elabora autonomamente o in equipe multidisciplinare il programma riabilitativo atto a raggiungere l’obiettivo prefissato.

Elisa Baricci

In età pediatrica proponiamo i seguenti servizi (da 0 a 18 anni)

  • valutazione e trattamento di patologie neurologiche e disabilità motorie: ritardo neuromotorio, paralisi cerebrali infantili, lesioni ostetriche del plesso brachiale, malattie neuromuscolari, genetiche, metaboliche
  • valutazione e trattamento di problematiche ortopediche e muscoloscheletriche: fratture, torcicollo posturale e miogeno, plagiocefalia, anomalie della colonna vertebrale come scoliosi, dorso curvo, atteggiamenti scoliotici, varismo e valgismo delle ginocchia, metatarso varo, anomalie della marcia (cammino sulle punte o intrarotazione del piede)

– promozione e prevenzione della salute:

– esame neuroevolutivo /psicomotorio dagli 0 ai 18 mesi di età consulenza dispositivi, attrezzature e giochi, consulenza ai genitori su problematiche o dubbi dell’accudimento quotidiano

– follow-up neuroevolutivo nei nati pretermine

– esame neuroevolutivo 0-12 mesi.

Lo sviluppo psicomotorio è un intreccio complesso e continuo tra sviluppo sensoriale, motorio, cognitivo, relazionale, emotivo e sociale. Attraverso l’osservazione del comportamento neuropsicomotorio, si svolge una valutazione per riconoscere eventuali alterazioni dello sviluppo psicomotorio. Nel primo anno di vita viene proposto di considerare le indicazioni per la promozione dello sviluppo psicomotorio all’interno di quattro fasi: 0-3 mesi, 3-6 mesi, 6-9 mesi, 9-12 mesi.

Per adulti:

– linfodrenaggio manuale vodder

Favorisce lo spostamento dei liquidi ed aiuta ad eliminare cataboliti e scorie a beneficio della circolazione tissutale.  Si utilizza nei linfedemi primari e secondari, ma anche insufficenze venose, traumi articolari e muscolari, esiti di fratture, patologie reumatologiche, patologie a carico del tessuto connettivo e del pannicolo adiposo, stipsi stress, sindrome premestruale, gravidanza esiti cicatriziali

– trattamento esiti cicatriziali

– rieducazione posturale globale

Marta Serpetti

– valutazione e riabilitazione del pavimento pelvico: insieme di tecniche manuali e strumentali, minimamente invasive e non, che hanno l’obiettivo di prevenire e/o curare disfunzioni a carico della muscolatura pelvica di donna, uomo e bambino come: incontinenza urinaria (da sforzo, da urgenza o mista), ritenzione urinaria, prolassi, dolore pelvico cronico (vulvodinia, nevralgia del pudendo, vaginismo, dolore durante i rapporti sessuali ecc), recupero post partum, recupero post prostatectomia, stipsi, incontinenza fecale, enuresi, disfunzione minzionale pediatrica, vescica neurologica ecc..

La valutazione del pavimento pelvico può essere eseguita anche come screening periodico per prevenire l’insorgenza delle problematiche elencate e per fornire consulenze a genitori/caregiver affinchè siano in grado di gestire al meglio situazioni temporanee (es. Spannolinamento nel bambino) o cronico/degenerative (es. Vesciche neurologiche, neovesciche ecc).

– valutazione e riabilitazione della diastasi addominale: la diastasi consiste in un eccessivo allontanamento dei muscoli retti dell’addome dalla linea mediana a causa di un cedimento della fascia che li unisce (gravidanza, interventi addominali, addome prominente ecc.). Tale problematica determina un inestetismo della zona addominale e può associarsi a sintomi anche invalidanti quali lombalgia, disturbi gastrointestinali, incontinenza urinaria, prolassi ecc. La presa in carico della diastasi prevede una valutazione addominale, posturale e del pavimento pelvico al fine di individuare la presenza e l’entità del danno. Il trattamento conservativo, non sempre possibile, ha lo scopo di riequilibrare il corpo della paziente, stabilizzare la diastasi mediante tonificazione della fascia addominale e l’insegnamento di posture corrette da utilizzare nel quotidiano per la gestione degli sforzi e recuperare la corretta e fisiologica coordinazione addomino pelvica.

– riabilitazione posturale: tecnica di terapia manuale utilizzata dal fisioterapista per la cura conservativa e non cruenta dei disturbi muscolo-scheletrici, sviluppata da philippe souchard. Questa tecnica, studiata per l’applicazione in patologie della colonna vertebrale tra cui il dolore lombare cronico, e nello sviluppo della muscolatura toraco-addominale, permette di ottenere un riequilibrio funzionale dell’apparato muscolo scheletrico portando la postura del soggetto alla naturale fisiologia.